
Palermo, 15 nov. (AdnKronos) - In concomitanza con la visita, in programma domani, del premier Matteo Renzi e del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, al Cantiere navale di Palermo i sindacati hanno proclamato un'ora di sciopero per turno di lavoro. Le parti sociali manifesteranno contro il Governo, che "in questi anni non è intervenuto contro le scelte di questa azienda di Stato per salvaguardare la missione produttiva di questo storico insediamento industriale" dice la Fiom. Per il sindacato non solo il governo non ha messo complessivamente in atto "vere politiche industriali", ma ha introdotto "leggi che limitano i diritti all’insegna della flessibilità, proclamando cambiamenti a scapito di scuola, sanità, pensioni. E sta proponendo con il referendum una riforma costituzionale che soffocherà pesantemente la democrazia e la partecipazione". Intanto stamani proprio lo stabilimento palermitano è stato al centro di un incontro nella sede dell'assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana. L’assessore al ramo Mariella Lo Bello ha incontrato il responsabile delle relazioni industriali di Fincantieri, Marcello Sorrentino, insieme alle organizzazioni sindacali di Fiom, Fim e Uil per fare il punto sulla vicenda che riguarda il bacino da 80mila tonnellate. "Alla conferma della volontà della Regione di dotare il Cantiere di Palermo di questa nuova infrastruttura, a fronte di un enorme investimento in termini di risorse pubbliche pari a quasi 60 milioni di euro - dicono Angela Biondi, segretario generale della Fiom Cgil Palermo, e le Rsu Fiom Cgil Francesco Foti, Serafino Biondo e Giuseppe Pirrotta -, non abbiamo sentito da parte di Fincantieri l'annuncio di nessuna corrispondente prospettiva di sviluppo industriale e occupazionale".
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