
Roma, 22 nov. (AdnKronos) - "Le conseguenze economiche di un ritorno del protezionismo, maggiore incertezza, caduta degli investimenti, minore spinta all’innovazione, perdita di posti di lavoro, prezzi al consumo più alti, sarebbero profondamente negative per tutti". Ad affermarlo è il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, interpellato, in un'intervista a 'La Stampa', sull'impatto del nuovo corso in Usa con l'elezione di Donald Trump. "E’ presto per dirlo. Molto si lega anche all’orientamento della Presidenza statunitense sulle politiche commerciali: una tendenza a chiudersi potrebbe generare misure ritorsive", dice Visco. "Dobbiamo aspettare per capire. Un aumento della spesa per infrastrutture era anche nel programma di Hillary Clinton, è una delle cose di cui gli Stati Uniti hanno bisogno. Una politica fiscale fortemente espansiva, soprattutto se accompagnata da un apprezzamento del dollaro, porterebbe - sottolinea il Governatore - una maggiore domanda di importazioni dall’Europa e dal resto del mondo, almeno nel breve termine. D’altro canto il mercato sta scontando il rischio di un aumento del disavanzo. Lo vediamo nella tendenza all’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi"."Queste pressioni - prosegue Visco - potranno essere contrastate gradualmente, come dice la Fed, dalla politica monetaria. Certo, se questa tendenza dovesse proseguire e trasmettersi al resto del mondo (come spesso è avvenuto in passato), ne seguirebbe una restrizione delle condizioni finanziarie a livello globale".
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