
Roma, 23 nov. (AdnKronos) - La nomina dei probiviri -i cui nomi saranno sottoposti al vaglio della Rete venerdì- è decisiva per l'impasse che si è creato all'interno del M5S sul caso firme false a Palermo. Sarebbe infatti in corso un braccio di ferro tra i deputati grillini che risultano indagati dalla Procura, Riccardo Nuti e Claudia Mannino, e i vertici del Movimento che da tempo chiedono un autosospensione degli interessati. A chi ha parlato con i due in queste ore, a partire dai membri del direttivo del gruppo Camera chiamati a mediare, Mannino e Nuti avrebbero risposto che attendono di ricevere l'avviso di garanzia prima di prendere qualsiasi decisione in tal senso.Ma il loro comportamento è letto come un voler temporeggiare e ha finito per acuire il livello di scontro. Così, viene spiegato, il post sul blog di Grillo circa la vicenda firme false suona come un ammonimento: da un lato si annuncia la nomina dei probiviri -che saranno chiamati a decidere sulle sanzioni disciplinari, compresa la sospensione di Mannino e Nuti in assenza di un passo indietro- dall'altro l''esempio', o almeno sbandierato come tale, di Marco Piazza, il vicepresidente del consiglio comunale bolognese che ha già detto di essere pronto ad autosospendersi per il bene del Movimento.
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