
(AdnKronos) - Per questi fatti il 13 aprile 2016 il Gip del Tribunale di Palermo ha condannato Ciaramitaro Gaetano alla pena di 10 anni di reclusione. Anche il figlio, Antonino, formale intestatario dell’attività commerciale, oggi sotto sequestro, nonostante la giovanissima età, "risulta gravato da numerosi precedenti penali". Recentemente, sempre nell’ambito dell’operazione “Apocalisse”, è stato condannato dal gip del Tribunale di Palermo alla pena di 6 anni di reclusione, perché riconosciuto colpevole del reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dall’aver agevolato l’organizzazione mafiosa.Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato che "sia Gaetano Ciaramitaro che Antonino Ciaramitaro, quest’ultimo formale intestatario dell’attività commerciale, non disponevano di entrate lecite e sufficienti per l’acquisto dei beni oggi raggiunti dal provvedimento del Tribunale di Palermo".L'indagine e’ stata condotta dagli investigatori della Sezione Patrimoniale dell’Ufficio Misure di Prevenzione ed "ha permesso di individuare e successivamente sequestrare beni per un valore stimato di circa 200.000 euro".
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