
(AdnKronos) - "Durante la gravidanza, ogni mese che passava, ti sentivo sempre più parte della mia vita e di me. La tua nascita per me è stata motivo di grande gioia immensa ed indescrivibile che una mamma possa mai provare - scrive ancora Carmela La Spina - Sarai sempre la mia vita e sai che non ti dimenticherò mai fino all’ultimo minuto della mia vita. Sai, ancora ricordo le tue prime parole che hai pronunciato e che ti ho insegnato io stessa, erano “mamma e papà”. Chissà, se in questi anni li hai più pronunciate, e se lo hai fatto non so cosa tu abbia provato. Io spero che tu abbia sentito nostalgia dei tuoi genitori, della tua casa e dei tuoi fratelli. Spero che tu ci abbia pensato. Poi, ricordo anche i tuoi primi passi amore mio. Avevi quasi 11 mesi e già gironzolavi per casa e andavi toccando tutto ciò che incontravi. Come tutti i bimbi all’inizio non camminavi molto bene, a volte cadevi ma io ero lì con te ad aiutarti a rialzarti"."Ecco, oggi anche se hai 40 anni voglio che tu sappia che ci sarò sempre per te, che sono qui e ti aspetto, sono pronta a rialzarti anche se cadi, perché una mamma deve fare questo, per questo non smetto mai di cercarti, qualsiasi cosa ti sia accaduto devi solo dirmela e io ti aiuterò. Ricordo che eri così bello e che non smettevi mai di ridere e io non smettevo mai di giocare con te. Poi c’è stato il tuo primo dentino che hai messo a circa 7 mesi, io ero lì con te quando avevi dolore in bocca mentre mettevi i dentini, anche se stavi male tu mi guardavi, io ti abbracciavo e passava tutto. E io vorrei che oggi sia tu a farmi stare bene e abbracciarmi per far passare questo dolore. Se solo avessi le possibilità economiche sai che girerei il mondo per poterti ritrovare ma non posso perché i soldi mancano. Ricordo ancora il tuo primo giorno di scuola, piangevi tanto perché volevi rimanere con me, ma dopo mi davi tanti baci, andavi e mi dicevi “mamma , ci vediamo più tardi”. Sai in questi anni quanto ho desiderato di risentire queste parole? Nemmeno lo immagini". "Poi ci fu il giorno della tua prima comunione, eri così contento e la felicità si leggeva nei tuoi occhi. Ogni giorno, dopo la tua scomparsa speravo che tu tornassi e speravo di vederti ancora così felice, desideravo vivere la tua crescita, desideravo vederti diventare un uomo e portarti all’altare nel giorno del tuo matrimonio così come ho fatto con i tuoi fratelli - dice mamma Carmela - Ma purtroppo la vita e il destino ci hanno fatto dei brutti scherzi. Però, amore mio, io non mollo, non ti preoccupare, io lotterò sempre per poterti avere di nuovo con me e recuperare il tempo perduto. Sono sicura che se non ci pensa la magistratura e la giustizia terrena ci pensa Dio, solo lui può aiutarmi". E conclude: "Queste righe le dedico a te figlio mio, sperando che ovunque tu sia le legga e tu torna senza avere paura, mi basta solo riabbracciarti. Voglio che tu sappia che tutti ti aspettiamo a braccia e cuore aperti".
Leggi anche