
Roma, 25 nov. (AdnKronos) - "E’ davvero un venerdì nero per il commercio. A settembre le vendite al dettaglio segnano il terzo calo consecutivo, il peggiore degli ultimi sei mesi. La crisi del commercio è grave soprattutto per i piccoli esercizi, che rispetto ad un anno fa hanno perso il 2,5% di fatturato. E che intanto continuano a chiudere: negli ultimi dodici mesi sono sparite quasi 5.800 negozi, di cui circa 750 sono botteghe alimentari". Così Confesercenti in una nota commenta i dati relativi alle vendite al dettaglio di settembre diffusi oggi dall’Istat, che segnalano un calo dello 0,6% sul mese precedente e dell’1,4% sull’anno.Il rallentamento delle vendite nella seconda parte del 2016, dunque, rileva Confesercenti, "è ormai un dato di fatto e ci conferma il clima di profonda incertezza in cui ancora vivono le famiglie italiane. Un quadro estremamente preoccupante per il commercio, che è stremato".Nell’ultimo anno, sottolinea, "l’emorragia di negozi ha investito tutti i comparti: particolarmente grave è la situazione nel commercio al dettaglio di moda, calzature e tessile: in un anno sono spariti 1.402 negozi. Ma ci sono rossi pesanti pure per le edicole ed i rivenditori di quotidiani e periodici (-518 imprese), le cui vendite continuano a crollare, e per le macellerie, di cui ne chiude per sempre una al giorno".
Leggi anche