
Roma, 25 nov. (AdnKronos) - "Il dato di settembre è estremamente preoccupante: il peggiore dall’inizio dell’anno, capace di azzerare il pur debole sviluppo che le vendite al dettaglio avevano mostrato nel 2016. Da gennaio la crescita è infatti nulla a valore e pari al -0,6% a volume". Ad affermarlo in una nota è Giovanni Cobolli Gigli, il presidente di Federdistribuzione commentando i dati Istat sul commercio al dettaglio. E guardando agli ultimi mesi dell'anno, rileva Cobolli Gigli, "non si riescono a vedere segnali incoraggianti, con un clima di incertezza sul futuro che preoccupa consumatori e imprese. In tal senso insistiamo sulla nostra proposta di liberalizzare le promozioni sui prodotti non alimentari per tutto l’arco dell’anno e non porre miopi divieti in alcuni periodi".C'è il rischio concreto che il 2016, aggiunge il presidente di Federdistribuzione, "si concluda con una variazione negativa delle vendite facendo riportare il commercio in una situazione di grave difficoltà dopo segnali modestamente positivi nel 2015. Il sostegno alla domanda interna deve essere una priorità, poiché senza ripresa dei consumi non potrà avvenire alcun percorso di ripresa solida e continua nel tempo", conclude.
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