
(AdnKronos) - L'Ocse, sottolinea ancora Gurria, "suggerisce di fare un uso più giudizioso della politica di bilancio con spese mirate nei settori suscettibili di stimolare la crescita come gli investimenti nelle infrastrutture di grande qualità, nell'innovazione e l'istruzione".Per l'organizzazione internazionale "un rafforzamento del protezionismo rischierebbe inoltre di mettere a male la crescita già modesta degli scambi a livello mondiale". Il protezionismo e le inevitabili ritorsioni commerciali, sostiene il Chief economist dell'Ocse, Catherine Mann, "cancellerebbe una gran parte degli effetti benefici che le inizative di bilancio proposte potrebbero avere sulla crescita a livello nazionale e internazionale. E' anche probabile che questo provocherebbe un aumento dei prezzi che porterebbero un pregiudizio ai livelli di qualità della vita e ad un deterioramento della situazione di bilancio dei paesi". Il protezionismo, aggiunge Mann, "forse permette di preservare i posti di lavoro di qualcuno ma scurisce le prospettive e nuoce al benessere di molti".Proprio per questo l'Ocse si appella ai Governi affinché evitino le politiche protezionistiche e puntino all'entrata in vigore di misure strutturali per creare opportunità di occupazione e accrescere il dinamismo delle aziende.
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