
(AdnKronos) - Le nuove regole grilline, approvate esattamente un mese fa, prevedono che il collegio dei probiviri -composto da Riccardo Fraccaro, Nunzia Catalfo e Paola Carinelli - ha facoltà di disporre la sospensione cautelare dell’iscritto al M5S. Da qui seguono i tempi riconosciuti al 'sanzionato' per inviare le sue deduzioni, ovvero una sorta di 'memoria difensiva' e, da qui in poi, i probiviri possono decidere di irrogare anche altra sanzione.Tre le possibilità: il richiamo, la sospensione, l’espulsione. Nel caso delle firme false a Palermo, semmai le accuse mosse e al centro dell'inchiesta venissero confermate, le regole del M5S prevedono anche di ricorrere la pena più severa, ovvero il 'cartellino rosso'. Tra le motivazioni che consentono l'espulsione, si legge infatti nel nuovo Regolamento, figura anche la seguente: "se candidati ad una carica elettiva, per violazione delle regole per la presentazione e selezione delle candidature". Ma c'è chi, a Montecitorio, crede che i colleghi palermitani abbiano violato anche un'altra regola aurea scritta nel vecchio come nel nuovo Regolamento, ovvero abbiano pregiudicato "l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle" finendo per "avvantaggiare altri partiti" in una fase delicata come quella referendaria.
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