
(AdnKronos) - (Adnkronos) - Le relative indagini e gli accertamenti sono sviluppati, in primo luogo, dalle articolazioni specializzate nella lotta alla criminalità organizzata, quali il Servizio Centrale ed Gruppi Investigazione Criminalità Organizzata, con l’obiettivo di colpire la delinquenza nel cuore dei propri interessi economici, patrimoniali ed imprenditoriali, sequestrando le disponibilità riconducibili a soggetti indagati o indiziati di reati di mafia ovvero responsabili di reiterati delitti di natura economico-finanziaria. Questo non solo per privare le organizzazioni criminali delle proprie fonti finanziarie, ma anche per recuperare alla collettività la ricchezza ottenuta con gravi delitti.Tra i relatori, il Capo del III Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. D. Stefano Screpanti, ha illustrato le strategie operative ed i servizi di maggior rilevanza sviluppati dai Reparti del Corpo su tutto il territorio nazionale, in aderenza agli atti di indirizzo definiti dal Ministro dell’Economia e delle Finanza, per il contrasto alle proiezioni imprenditoriali della criminalità ed al riciclaggio dei proventi illeciti nel sistema economico. L’attività del Corpo ha oggi assunto, infatti, una precisa collocazione nell’ambito delle strategie generali di rilancio del sistema produttivo nazionale e di sostegno alla crescita e alla competitività del Paese.Il ruolo centrale e l’impegno della Guardia di Finanza nel settore del contrasto patrimoniale alla criminalità economico-finanziaria e organizzata sono testimoniati dalle statistiche: nel 2015 il Corpo ha ricevuto oltre 19.000 deleghe d’indagine dall’Autorità Giudiziaria, di cui 15.000 circa concluse entro lo stesso anno. Sono stati svolti, inoltre, 3.000 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e soggetti socialmente ed economicamente pericolosi e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 9.200 persone fisiche e 2.200 fra aziende e società.
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