
Milano, 30 nov. (AdnKronos) - Sette italiani su dieci sono disposti a premiare e a pagare di più i prodotti delle aziende sostenibili e il 64% è pronto, invece, a boicottare le aziende non sostenibili. E' quanto emerge dalla ventitreesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic dedicato ai consumi, previsti in crescita dell'1,5% nel 2016. Per l’87% degli intervistati la sostenibilità non è più una dichiarazione, ma uno stile di vita sempre più diffuso, che in molti casi coincide anche con la scelta più economica. La qualità acquisisce importanza davanti a prezzo e promozioni tra i valori guida dei consumatori italiani e l’87% degli intervistati sceglie marchi di fiducia, possibilmente nazionali. In generale, i settori considerati più virtuosi sono alimentare, energetico e automobilistico, "anche grazie alla ingente comunicazione di prodotto che è stata effettuata, facendo cardine sui temi della sostenibilità". Per quanto concerne il terziario, e più in particolare banche e assicurazioni, la sostenibilità viene misurata dalla vicinanza ai clienti che attraversano momenti di difficoltà (40%), da una comunicazione chiara e trasparente (35%), dall’offerta di prodotti e servizi adeguati e non sovradimensionati (33%).Sul versante aziendale il 97% delle aziende intervistate fa della sostenibilità un valore di riferimento: negli ultimi 5 infatti anni il 76% delle imprese ha incrementato il proprio impegno in materia, mentre il 24% lo ha mantenuto costante. Sul fronte del mercato, nel 2016, i consumi totali interni sono aumentati dell'1,5%, i beni durevoli del 5%, trainati ancora dal comparto veicoli: le vendite di auto ai privati aumentano del 12%, mentre segnano un + 23% quelle alle aziende, +12% le vendite di moto, +2,8% quelle di auto usate. In aumento anche la spesa per l’acquisto di beni per la casa: gli acquisti per l’arredamento salgono del 2%, +3% i grandi elettrodomestici. Tra i consumi di beni tecnologici in testa gli smartphone (+10,8%), poi Tv (+1,4%) e Informatica (+0,7%).
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