
venezia, 6 dic. (AdnKronos) - “Abbiamo fatto di tutto per impedire che questa Legge impresentabile e inapplicabile venisse approvata, dato che è una presa di giro, in quanto sicuramente incostituzionale. Il Veneto, infatti, non fa parte delle minoranze storiche nazionali e il richiamo alla Convenzione quadro è quindi sbagliato, dato che eventuali aggiunte, successive alla ratifica, possono essere fatte soltanto dallo Stato, con una dichiarazione indirizzata al Segretario generale del Consiglio d’Europa”. Con queste motivazioni, affidate ad una nota, il Gruppo consiliare del Partito Democratico “ha votato contro il Pdl 116 sull’applicazione, nei confronti del popolo veneto, della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali”. “È un pasticcio totale quello della Maggioranza- spiega il Partito Democratico- che maschera delle rivendicazioni politiche camuffandole sotto l’aspetto di rivendicazioni culturali, ma questo è un corto circuito che non porta da nessuna parte. Troviamo imbarazzante, inoltre, che Zaia possa promulgare un provvedimento del genere e che possa essere pubblicato sul BUR ufficiale della Regione. Tenendo anche presente che, fino a quando la Legge non verrà dichiarata incostituzionale, produrrà comunque degli effetti”. “Esiste già una Legge - informa il Gruppo consiliare Pd - la numero 8 del 13 aprile 2007 ‘Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto’, con al proprio interno tutti gli elementi per poter garantire la promozione e la tutela dei diversi dialetti presenti nella nostra Regione, in tutte le loro sfumature, ed era una possibilità, questa, che la Maggioranza poteva sfruttare per uscire dall’impasse, anziché insistere su un provvedimento inutile”.
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