
Palermo, 13 dic. (AdnKronos) - "L’aggressione dei patrimoni mafiosi costituisce uno degli obiettivi principali dei carabinieri di Palermo nella lotta a Cosa Nostra. Solo sottraendo alla mafia i beni accumulati e gestiti con criteri criminali, è possibile ristabilire quei fattori di legalità necessari per lo sviluppo economico". Ne è convinto il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, per il quale l'azione di contrasto a Cosa nostra si gioca proprio sul fronte dell'aggressione alle ricchezze accumulate dai boss. "Il contrasto alla criminalità organizzata - spiega all'AdnKronos - non può prescindere dall’individuazione e dalla sottrazione dei patrimoni perché la loro disponibilità dà grande potere agli affiliati". A testimoniarlo ci sono le intercettazioni. "Come emerge dalle indagini - prosegue il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo - la principale preoccupazione per tutti i mafiosi è la tutela delle proprie ricchezze. Un aspetto che nella mentalità criminale è ritenuto prioritario persino rispetto alla durezza della vita in carcere da parte degli affiliati (il 41 bis, ndr)".
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