
Roma, 13 dic. (AdnKronos) - “Il dibattito di oggi non ha nulla di rituale: siamo di fronte ad un governo su cui incombono responsabilità e urgenze peculiari, legate al contesto politico e sociale del Paese dopo l’esito del voto referendario. La prima responsabilità è quella di concorrere a creare un clima, nel Paese e nel Parlamento, di normalizzazione della dialettica politica. Non sarà possibile aiutare il Paese a mettersi in marcia se non saremo capaci di recuperare il senso di una civile dialettica tra le forze politiche". Lo chiede Pino Pisicchio, capogruppo del Misto alla Camera, intervenendo in Aula. "La seconda fondamentale responsabilità -aggiunge- riguarda la questione sociale: i dati Istat sono inquietanti, più di un quarto del Paese è in gravissima difficoltà economica. La soglia di povertà tocca 4 milioni e mezzo di cittadini e dieci milioni di italiani sono al limite di quella soglia. Soprattutto al Sud, ma non solo. Vogliamo salutare come buon auspicio il ripristino, anche lessicale, della parola Mezzogiorno tra i ministeri. Naturalmente nella questione sociale c’è l’impegno da portare avanti in favore delle popolazioni terremotate.".
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