
Venezia, 15 dic. (AdnKronos) - I primi nove mesi del 2016 hanno totalizzato a livello mondiale un aumento assoluto pari a +34 milioni di arrivi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, corrispondente a un +4%. Si tratta di un risultato comunque superiore alla dinamica di lungo termine 2010-2020, stimata pari al +3,8% medio annuo, ma più contenuta rispetto al primo trimestre, quando le prospettive indicavano un +5,1%. Una significativa battuta d'arresto si è infatti registrata tra aprile e giugno, in buona parte come reazione agli eventi terroristici di Bruxelles e Nizza, cui comunque ha fatto seguito un vivace recupero nel periodo estivo, a conferma della resilienza del settore. Lo sottolinea Trip, il Modello di Previsione dei flussi turistici internazionali elaborato da Ciset-Ca’ FoscariLe economie avanzate confermano la loro spinta espansiva e rafforzano il loro peso sul mercato turistico globale arrivando a rappresentarne il 55%, a fronte di una crescita pari a +4,8%. In questo contesto, il Nord America sembra allinearsi al trend medio globale (+3,8%), l'estremo oriente, Giappone in primis, e l'Oceania registrano dinamiche a due cifre, mentre l'Europa si attesta intorno al +1,6%. In realtà, tale risultato media situazioni molto differenziate che vanno da incrementi superiori a +5% per in Nord e Centro Europa, a una contrazione pari a -1,3% per l'Europa Occidentale.Sulla dinamica dei paesi emergenti (+2,3%) agiscono due tendenze opposte, da un lato il recupero confermato per l'area Asia Pacifico (+9,3%), le ottime performance del Centro e Sud America (tra +5 e +7%) e dell'area Caraibica, nonché l'interessante dinamica dell'area subsahariana; dall'altro, il crollo della Turchia (-30,6%) e del Medio Oriente (-6,4%) e la conferma della crisi nel Nord Africa.
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