
Venezia, 16 dic. (AdnKronos) - "Finiti gli spot elettorali e le campagne pro-referendum, per il vetro di Murano restano i problemi irrisolti. Sono trascorsi una ventina di giorni ormai da quando il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, accompagnato dal sindaco Brugnaro, ha stretto la mano agli operatori del vetro sull'isola di Murano. In quella sede molte sono state le proposte propositive e le aperture che ora però rischiano di rivelarsi fatue". A lanciare il duro j'accuse è Gianni De Checchi, Segretario Confartigianato Venezia."Il ministro aveva annunciato dei finanziamenti governativi per il marchio del vetro con una modalità che però nasconde una trappola: l’adesione da parte di tutte le aziende dell’isola e i protagonisti del marchio - ricorda - Ho fatto notare che non tutte le aziende vetraie aderiscono al marchio regionale, e di conseguenza il “tutti d’accordo” è una chimera che rischia di rendere vana e senza fondamento la promessa contributiva". "Il sindaco ha poi annunciato un tavolo di lavoro comunale con i protagonisti del vetro, squadra che lui stesso avrebbe coordinato. Ad oggi però ancora nessun segno, nessuna convocazione e noi restiamo in attesa, preoccupati perché i problemi delle aziende dell’isola c’erano prima del Referendum e continuano a esserci - polemizza - Sindaco, come te ho votato per il sì al Referendum ma ciò non significa tornare ad assopirsi sulle problematiche impellenti della città. Ai cittadini sono state fatte delle promesse che devono essere mantenute a prescindere dal risultato elettorale".
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