
(AdnKronos) - Gli avvocati di Stasi ricordano come l'iniziativa, voluta fortemente dalla mamma di Alberto, ha come obiettivo "il raggiungimento della verità, perché quella della Cassazione è una sentenza ingiusta. Ci auguriamo che anche i Poggi vogliano arrivare a una verità piena e nel più breve tempo possibile perché sono due le famiglie che vivono una tragedia". Oltre alla prova scientifica "da cui emerge una perfetta compatibilità sufficiente a identificare una persona", sono altri gli elementi contenuti nella relazione che i legali consegneranno all'autorità giudiziaria e su cui puntano per una revisione del processo. "Quel dna è stato trovato sette anni dopo l'omicidio -ricorda Tizzoni-. E' scarso, non è utilizzabile, è degradato, non può consentire quel doppio controllo in grado di conferire validità scientifica alla prova". Quel confronto fatto nel 2014 "è servito solo a valutare se poteva essere esclusa la presenza di Stasi sulle unghie di Chiara, ma non potrà mai identificare qualcuno", taglia corto Tizzoni secondo il quale l'esame non è ripetibile. Il legale della famiglia Poggi ricorda come "nella sentenza si dice che non c'è contatto tra vittima e assassino, Chiara non avrebbe avuto modo di difendersi", dunque la presenza di materiale sotto le sue unghie non sarebbe un indice di prova. "Il dato presentato dalla difesa non solo non è sufficiente per la revisione del processo, ma soprattutto non scagiona Alberto", contro il quale restano altri elementi: "dall'impossibilità di non sporcarsi le scarpe, all'impronta sul dispenser del portasapone nel bagno in cui si lava l'assassino, alla traccia sulla bicicletta fino al suo racconto non veritiero. Alberto Stasi -conclude Tizzoni- è il colpevole ed è stato stabilito dopo cinque gradi di giudizio".
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