
Roma, 29 dic. (AdnKronos) - "Finalmente grazie all'azione intelligente del ministero degli Esteri e della Procura di Roma qualche brandello di verità comincia ad emergere sul caso Regeni con le dichiarazioni di quell'ambiguo personaggio che è Mohamed Abdallah capo del sindacato degli ambulanti che ha ammesso di averlo segnalato al ministero degli Interni egiziano. Abbiamo sempre detto che il rapimento di un giovane studioso italiano, torturato per una settimana e poi ucciso può essere stato commesso solo da una struttura organizzata che può anche aver agito in automatico all'insaputa del governo egiziano che però deve far luce sui responsabili". Lo afferma Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri della Camera."Su questo nodo -aggiunge- si è aperta una collaborazione positiva fra la magistratura italiana e quella egiziana che ci auguriamo porti all'accertamento della verità. Come commissione Esteri della Camera ci ripromettiamo -se e quando essa lo vorrà- di incontrare la famiglia Regeni ritenendo che l'unico modo per far luce su questo barbaro assassinio che ha colpito e umiliato l'Italia è quella di mantenere alta la pressione internazionale. Noi siamo amici dell'Egitto e riteniamo che esso svolga un ruolo assai importante nel Medioriente e nel Nord Africa, in primo luogo in Libia. Ma proprio per questa valutazione di fondo -conclude Cicchitto- diciamo al governo egiziano che agli amici è giusto chiedere la verità per quanto sgradevole essa sia. Riconfermiamo tutta la nostra solidarietà alla famiglia Regeni".
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