Palermo: praticava aborti rudimentali clandestini, arrestato nigeriano

cronaca
AdnKronos
Palermo, 5 mag. (AdnKronos) - Con l'accusa di avere praticato rudimentali aborti clandestini alle sue connazionali senza il loro consenso, la Polizia di Stato di Palermo ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il 27enne nigeriano, Elvis Osaretin Aiwansosa. L'accusa è di interruzione di gravidanza senza il consenso della donna, lesioni personali aggravate e atti persecutori. Lo stesso è stato denunciato, inoltre, per i reati di esercizio abusivo di professione medica e commercio di farmaci scaduti e imperfetti.Agli inizi del 2016 una donna nigeriana aveva conosciuto il connazionale Aiwansosa ed aveva intrapreso con lui una relazione sentimentale all’insaputa del marito. Successivamente era rimasta in stato di gravidanza, ma l’amante la costrinse ad abortire, con la minaccia che se si fosse rifiutata avrebbe rivelato al marito la verità ed avrebbe, inoltre, fatto del male a suo figlio, di cui conosceva l’istituto scolastico frequentato. "La donna, terrorizzata dalle minacce ricevute, accettò di sottoporsi all’intervento, che sarebbe poi stato praticato dallo stesso amante, con strumenti rudimentali e farmaci di dubbia provenienza, all’interno della sua abitazione - dicono gli inquirenti - A seguito del procurato aborto la donna iniziò a manifestare gravi algie ed emorragie tali da essere costretta ad essere trasportata in autoambulanza presso un nosocomio cittadino". Così decise di interrompere la relazione con l’amante, ma questi, "non accettando la fine del rapporto, ha iniziato nei suoi confronti una serie reiterata di molestie persecutorie ed offensive, continuando ad infastidirla con insistenti telefonate anche in orari notturni e aggressioni in strada.Dalle indagini condotte dai poliziotti della Squadra Mobile è emerso che l’indagato era solito praticare aborti clandestini a pagamento soprattutto a ragazze extracomunitarie dalle quali veniva contattavano addirittura anche da altre città. Nel corso di alcune perquisizioni all’interno della sua abitazione gli investigatori hanno, infatti, rinvenuto numerosi prodotti farmaceutici per l’induzione medica del parto e per il trattamento delle emorragie post aborto.

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