
Roma, 6 lug. (AdnKronos) - "Il digitale è un’opportunità per tutti, ma va governato con intelligenza e lungimiranza. L’economia digitale, consentendo economie di scala a livello globale, ha alterato gli equilibri concorrenziali esistenti. L’inedita capitalizzazione di borsa dei maggiori operatori del Web e la conseguente capacità di investimento rende il confronto impari". Ad affermarlo è il presidente di Confindustria Radio Televisioni, Franco Siddi, nel corso del suo intervento all'Assemblea annuale. In pochi anni gli OTT, rileva, "hanno creato posizioni dominanti a livello globale e nazionale sfruttando il vantaggio competitivo offerto loro dall’assenza di paradigmi normativi e regolamentari, senza doveri (e oneri) a tutela di diritti fondamentali - es. minori, privacy - ed eludendo la contribuzione fiscale nazionale. Ma il clima sta cambiando, come dimostrano le iniziative in tema fiscale intraprese in diversi Paesi, tra cui l’Italia con la citata proposta di legge 'Mucchetti', nonché le multe comminate dalla UE alle multinazionali della rete. Da ultimo -osserva Siddi- quella a Google per abuso di posizione dominante, di 2,4 miliardi di euro: quasi una 'manovrina'. Non dimentichiamo che si tratta dell’esito di una procedura di diversi anni: nel frattempo l’operatore ha continuato a operare indisturbato, consolidando la propria posizione dominante". Non si chiede certo di fermare l’evoluzione e l’innovazione, rileva Siddi: "si chiede di gestire il cambiamento ponendo le basi per una equa competizione nel sistema esteso alla Rete. Gestire significa alleggerire l’insieme delle norme e delle regole, stratificatesi nel tempo per il settore radiotelevisivo nazionale e comunitario, molte delle quali, nate in epoca analogica, sono da ripensare coerentemente alla situazione attuale. Chiediamo l’ammodernamento dell’impianto normativo e regolamentare, da realizzare in tempi brevi e con processi condivisi".
Leggi anche