
Palermo, 20 lug. (AdnKronos) - I Carabinieri del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Palermo con il supporto dei Carabinieri della Compagnia Piazza Verdi, a seguito di un’attività investigativa delle ultime settimane, hanno dato esecuzione a un decreto della Procura della Repubblica di Palermo per la perquisizione e il sequestro preventivo di un'area ove operava un impianto non autorizzato di demolizione di auto. Presso l’impianto oggetto del sequestro - a Palermo in Viale Regione Siciliana Nord-Ovest - venivano giornalmente conferiti più autoveicoli, in alcuni casi, anche provenienti da patiti furti. Gli automezzi venivano immediatamente smontati, da qui il nome dell’operazione, e una volta privati dei pezzi più facilmente commercializzabili, successivamente venivano “smaltiti” presso circuiti non sempre legali.I gestori dell’impianto, cinque palermitani: B.A., 54 anni; O.M., 31 anni; A.A, 34 anni; G.C., 28 anni; A. L., 27 anni erano sprovvisti di qualsivoglia titolo abilitativo all’esercizio delle attività in menzione e operavano in spregio alla normativa vigente in materia ambientale. Ai cinque sono contestasti i reati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di mezzi provenienti da furto e gestione illecita di rifiuti pericolosi e non. Durante le operazioni i Carabinieri hanno rilevato, poi, la presenza di un'altra area prossima alla prima, anch’essa adibita quale impianto per la demolizione di autoveicoli.Pertanto i Carabinieri hanno effettuato un controllo amministrativo a seguito del quale si rilevava l’assenza di autorizzazione all’attività. Si procedeva alla perquisizione dell’area e si deferiva all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’impianto, palermitano, G. A., classe 1968 per gestione illecita di rifiuti pericolosi e non. Entrambe le aree adibite ad impianto di demolizione sono state poste sotto sequestro unitamente a tutti i macchinari e mezzi presenti all’interno.
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