
Venezia, 26 lug. (AdnKronos) - “Quello di Zaia è uno sfregio istituzionale gravissimo: ‘invitare’ i dipendenti a inserire l’immagine ufficiale del referendum-truffa del 22 ottobre in tutte le loro corrispondenze, rappresenta infatti una scorrettezza senza precedenti”. Questo il commento del consigliere del Partito Democratico del Veneto, Graziano Azzalin a proposito della campagna di comunicazione ‘a costo zero’ promossa da Palazzo Balbi, con la circolare spedita dal direttore dell’area Programmazione e sviluppo Maurizio Gasparin.“Evidentemente per il presidente il referendum è come una guerra nella quale ogni mezzo diventa lecito – afferma il consigliere Azzalin – E’ invece inaccettabile che le istituzioni vengano piegate e utilizzate per un uso di parte, per una battaglia che Zaia vuol far diventare un plebiscito personale. Tutt’altra cosa rispetto al referendum sulle trivelle, dove il Veneto era tra le Regioni promotrici, ma per il quale il governatore non si è scomodato più di tanto”. “Mi chiedo cosa sarebbe successo – prosegue il consigliere Pd - se una cosa del genere l’avesse fatta Renzi per il referendum costituzionale del 4 dicembre per il quale non era neanche necessario il quorum. Mancano ancora tre mesi al 22 ottobre e non fatico a immaginare il bombardamento mediatico cui saremo sottoposti, con l’occupazione impropria di spazi come ad esempio i siti web delle Ulss, contenitori che dovrebbero essere utilizzati esclusivamente per informare i cittadini sui servizi forniti”.
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