Roma, 28 lug. (AdnKronos) - “Un giornalista partecipa ad un colloquio scherzoso di un gruppetto di parlamentari fatto di battute e paradossi sul filone giornalistico delle presunte cene segrete e sulle classificazioni interne al Pd. Un gioco che dura pochi minuti e si conclude con il solenne impegno ad inserire il nome del giornalista nell'elenco degli invitati ai prossimi convivi riservati dei suoi due o tre personaggi preferiti, rigorosamente tenuto da una 'responsabile delle cene segrete'. Non credo alla malafede ma mi pare anche peggio pensare che qualcuno possa credere sul serio che esista un registro delle cene segrete dei diversi ministri con tanto di 'segretaria delle cene'". Lo dice il sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli."In ogni caso -aggiunge- leggere qualche minuto di scherzosa leggerezza trasformato in una seriosa quanto arbitraria ricostruzione con ampio spazio su un autorevole quotidiano lascia un po' interdetti”.
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