
Roma, 7 ago. (AdnKronos Salute) - La solitudine ad alto rischio mortalità. L'isolamento, infatti, uccide più dell'obesità: le persone sole hanno un rischio supplementare di decesso del 50% in più rispetto a chi ha buone relazioni sociali. Sono i risultati di uno studio che ha analizzato i dati di oltre 200 ricerche, presentato al 125.esimo congresso della Associazione di psicologia americana, importante appuntamento annuale per gli psicologi Usa che si è chiuso ieri a Washington. Il lavoro dei ricercatori è cominciato con la valutazione di 148 studi sulla solitudine, per un totale di 300 mila persone coinvolte. Hanno poi analizzato altri 70 studi - con oltre 3,5 milioni di persone coinvolte - per comprendere l'impatto, sul rischio di morte, dell'isolamento sociale e della solitudine a diversi livelli. Situazioni che si sono rivelate legate a un rischio di mortalità prematura superiore a quello che si registra negli obesi e che pesa più di numerosi indicatori di salute. I risultati preoccupano gli psicologi che considerano, per il futuro, più che probabile un''epidemia di solitudine', considerando l'invecchiamento della popolazione. E invitano a valutare l'impatto del fenomeno sulla salute pubblica.
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