
Roma, 8 ago. (AdnKronos) - "Un solo turno di lavoro e solo di mattina, l'altro turno è in ferie. Temperature scese di 7 gradi nei capannoni con punte massime a fine turno a 28 gradi. Condizioni di lavoro proprie dell'estate; pesanti, ma non più infernali e gravemente a rischio salute come quelle affrontate nelle scorse settimane dalle operaie e dagli operai dello stabilimento trevigiano, quando nei capannoni Electrolux più che una fabbrica del freddo pareva un forno. Si sono raggiunti e superati i 35 gradi, con numerosi malesseri collegati al fenomeno tra i 1100 dipendenti". A fronte del miglioramento del clima, la Rsu Fiom ha sospeso gli sciopero e chiesto un incontro alla Direzione, che ha negato in precedenza l'esistenza dei forti disagi e rischi denunciati.La volontà, sottolinea in una nota la Rsu Fiom Electrolux Susegana, "è affrontare una discussione, fuori dall'emergenza, utile a produrre un protocollo di intervento e azioni da attuare all'eventuale ripetersi di tali fenomeni estremi, sempre più probabili col mutamento climatico globale in corso".Le proposte già avanzate dai delegati Rsu e disponibili al confronto per individuare soluzioni concrete a tutela dei lavoratori "sono, in assenza di interventi strutturali, una attenuazione dei ritmi di lavoro graduata col crescere delle temperature interne ai capannoni, oltre i 28/30 gradi e aumento delle pause utili a riposo, abbassamento della temperatura corporea oltre al recupero psicofisico anche dei liquidi persi".
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