Imprese: Mediobanca, giù investimenti e lavoro nel pubblico, tiene privato

Milano, 10 ago. (AdnKronos) - Il 2016 si chiude per le 2.065 società industriali e terziarie di grandi e medie dimensioni, prese in esame dall'Ufficio studi Mediobanca, con una forza lavoro in leggero aumento (+0,2%), grazie alle società private (+0,6%) che hanno compensato la caduta di quelle pubbliche (-1,4%). Nel confronto decennale, a far data dal 2008, la riduzione della pianta organica delle imprese esaminate è pari al 4,3%, più per la contrazione delle società pubbliche (-12,2%) che di quelle private (-2,4%). La manifattura ha accusato un arretramento importante (-6,2%), migliora parzialmente il quadro dell’industria nel suo complesso (-4,9%), per effetto delle imprese di costruzione che registrano un incremento di dipendenti superiore al 35%, riferibile ai cantieri esteri. Per l’intero aggregato delle 2.065 società il costo medio del lavoro è cresciuto tra il 2008 e il 2016 del 12,4%, portandosi da 49.200 euro a 55.300 euro. La caduta degli occupati tra 2007 e 2016 ha interessato gli operai (-8%) mentre i colletti bianchi sono avanzati dell'1,5%. Il settore pubblico ha fatto segnare un aumento del costo del lavoro (+14,2%) più elevato di quello del settore privato (+12,5%). Nel 2016 gli investimenti materiali delle 2.065 società, hanno mostrato, dopo due anni di crescita consecutiva, una riduzione (-6% sul 2015); le imprese pubbliche hanno flesso del 26,9% e quelle private sono cresciute del 4,9% con un apporto più sostenuto della manifattura (+7,3%). Il terziario è stato protagonista di un decremento (-13,4%) dovuto principalmente ai trasporti. Rispetto al dato complessivo, da un lato resta la rilevante riduzione sul 2007 (-25,8%), dall'altro l’aggregato si è allontanato dal minimo storico del 2013 recuperando il 10,4%. Dal 2007, la caduta degli investimenti ha interessato l'industria pubblica (-34,9%) e in misura minore il comparto privato (-21,8%).