Mafia: appello Commissario antiracket a Palermo, denunciate il pizzo

cronaca
AdnKronos
Palermo, 29 ago. (AdnKronos) - "Le vittime del pizzo denuncino i loro estorsori, lo Stato sarà sempre al loro fianco". Arriva nel giorno del 26esimo anniversario dell'omicidio di Libero Grassi, l'imprenditore palermitano che si era opposto al pizzo, l'appello ai cittadini di denunciare il pizzo. A farlo, attraverso l'Adnkronos, è il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Domenico Cuttaia. "Noi siamo oggi a Palermo per fare proprio questo appello ai cittadini - dice Cuttaia - Non lo facciamo declamando, ma riunendo il Comitato in carne e ossa in Prefettura. Abbiamo una sessantina di pratiche da analizzare. Siamo qui per assegnare provvidenze, mutui eccetera a persone che hanno denunciate. Mi auguro che questo appello possa essere accolto con questo semplice esempio. Eroghiamo somme con la massima linearità. E non sempre accogliamo le richieste. E' chiaro che vorremmo essere più rapidi ma l'approfondimento richiede del tempo". I numeri però non sono incoraggianti. Dall'inizio del 2017 fino a fine luglio sono arrivate allo Stato solo 37 richieste di accesso al fondo di solidarietà". "Mi sembrano pochine rispetto al numero complessivo a livello nazionale, dove siamo fermi a 506. Se poi consideriamo che la maggior parte delle istanze di accesso al fondo arrivano dal Sud, vediamo che la posizione della Sicilia è minoritaria. Vediamo se il motivo è da ricondurre a qualcosa di strutturale o alla fiducia, la risposta che dobbiamo dare è di maggiore apertura di maggiore accesso al fondo". "Come Comitato di solidarietà siamo molto attenti e scrupolosi - dice - le erogazioni per le estorsioni sono la metà dei dingieghi, mentre per le usure i dinieghi sono per tre volte superiori".

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