
Palermo, 31 ago. (AdnKronos) - "Le primarie di coalizione sono l'unica soluzione. Chi vince sarebbe legittimato della base e non solo dai partiti. Il tempo c'è, si potrebbero organizzare per il 17 settembre e consentirebbero alle varie anime dell'alleanza di misurarsi con gli elettori". Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio dell'Assemblea regionale siciliana, in quota Ap, rilancia con l'Adnkronos l'ipotesi di una consultazione della base per la scelta del candidato governatore di centrosinistra alle elezioni regionali d'autunno in Sicilia. L'ufficializzazione del sostegno degli alfaniani alla candidatura del rettore di Palermo, Fabrizio Micari, sponsorizzato dal sindaco Leoluca Orlando per esportare a Palazzo d'Orleans il 'campo largo' che lo ha fatto vincere alle amministrative di giugno, ancora non c'è.Le trattative sono in corso sull'asse Roma-Palermo, da sciogliere c'è il nodo della vicepresidenza che gli uomini del ministro degli Esteri vorrebbero per sé. Ma anche i malumori tra le fila degli stessi alfaniani. In molti nel partito di Alfano non nascondono le simpatie per l'area di centrodestra. "Certo nessuno di noi dimentica la propria storia e può cancellare con un colpo di spugna il proprio passato" sussurra un esponente del partito dell'inquilino della Farnesina. Senza contare che la stessa candidatura di Micari pare non scaldare gli animi dei democratici. "Quella di Micari ci era stata presentata come una candidatura unitaria del centrosinistra - ricorda Vinciullo -. Poi si è staccata una parte della coalizione, la sinistra estrema, un addio che non ci è dispiaciuto. Adesso, però, anche autorevoli esponenti del Pd esprimono dubbi sul nome. Ogni giorno ci sono mal di pancia nuovi dentro il partito che mostra più di un'incertezza sul nome. Ecco perché le primarie di coalizione sarebbero la soluzione migliore per garantire la legittimità del candidato".
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