
(AdnKronos) - Uno scenario preoccupante, aggiunge l'ufficio economico di Confesercenti, "se si considera che nonostante la ripartenza la ripresina dei consumi non è arrivata: la crisi produce ancora i suoi effetti con una spesa delle famiglie ancora al di sotto dei livelli del 2007 ed un gap di circa 36 miliardi da colmare, per il quale bisognerà aspettare almeno il 2019: oltre dieci anni perduti".La debolezza dei consumi, rileva, "ha effetti anche sulla crescita complessiva dell’economia. Per l’Italia si configura un’ipotesi di revisione al rialzo delle stime, la crescita in media d’anno dovrebbe posizionarsi all’1,5%, ma la nostra ripresa appare ancora inferiore a quella degli altri paesi europei ed il differenziale rispetto al resto dell’area euro resta elevato, pur essendosi comunque ridimensionato rispetto al picco toccato nel 2012-13". "La nostra struttura produttiva non si è ancora irrobustita, mentre la congiuntura internazionale ci mantiene esposti rispetto a quanto accade sui nostri mercati di sbocco ed alle oscillazioni del tasso di cambio dell’euro", conclude Confesercenti.
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