
Roma, 8 set. (AdnKronos) - "Basta con il fuoco amico o farò un passo indietro". Lo dice Giuliano Pisapia in un intervista al Corriere della Sera. Non perché sia venuta meno la necessità di costruire un nuovo centrosinistra: "C’è ancora più bisogno di un progetto responsabile, ampio e aperto di centrosinistra in grado di diventare maggioranza. Non è il momento di accontentarsi di fare testimonianza. Ma deve essere chiaro a tutti che possiamo vincere solo se supereremo le divisioni fra noi". Quelle divisioni che in Sicilia hanno lacerato il centrosinistra e messo a dura prova i rapporti con Mdp. "Io -dice l'ex-sindaco di Milano- sono e resto in campo per questo, per fare di tutto affinché una sintesi si trovi e il centrosinistra vinca. Ma non ho nessun problema a fare un passo indietro o anche di più. La mia professione, che si occupa di diritto e di diritti, continua ad appassionarmi. Mentre proprio non mi appassiona la politica urlata, l’insulto degli avversari e, ancor meno, il 'fuoco amico'". Pisapia ribadisce che "il nuovo soggetto politico alle elezioni non farà parte di un 'listone'. Per quanto mi riguarda, è offensivo ritenere che Campo progressista possa accogliere un’eventuale richiesta di avere 'nelle liste Pd alcuni posti più o meno blindati', come ha detto chi vuole far polemiche strumentali", Quanto alla legge elettorale, Pisapia è scettico: "Credo che ormai sia tardi per una nuova legge elettorale: andremo alle elezioni con il Consultellum, di fatto proporzionale. Dopo il voto ci potranno essere solo alleanze del tutto diverse, se non opposte, da quelle su cui i partiti si sono impegnati in campagna elettorale. Rispetto ai programmi su cui si è chiesto il voto ci saranno compromessi ignobili, al ribasso. Un vero e proprio tradimento degli elettori".
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