Notizie Flash: 1/a edizione - L'economia (10)

(AdnKronos) - Milano. Nel 2016, il settore europeo del Private banking ha riscontrato la sua prima frenata dal 2009. Secondo un report McKinsey, gli asset under management dell'Europa Occidentale hanno rallentato la loro crescita nel 2016, crescendo solo del 3 per cento, e i margini sui ricavi sono scesi da 81 punti base a 77 punti base. Anche a livello internazionale, si assiste a una frenata del settore: tra 2016 e 2025, la crescita media annua attesa è intorno al 6%, in calo rispetto all'8% registrato tra il 2008 al 2015. In Europa occidentale, le previsioni di crescita si riducono al +4%. Il fatto è che le stesse previsioni indicano come nei prossimi nove anni le ricchezze degli individui che detengono asset finanziari superiori al milione di euro aumenteranno quasi del doppio (da 59 mila miliardi a 101 mila miliardi di euro). I flussi andranno in altri regioni del mondo: l’Asia, ad esempio, prevede una crescita del 10% annuo, l'America Latina una crescita del 9%. Il problema, in Europa, è la redditività. Durante il 2016, appunto, l’insieme dei profitti aggregati ricavati dalla gestione degli asset di clienti ad alto valore netto è diminuito per la prima volta dal 2009 (-10%). Le azioni di gestione dei costi delle banche non hanno compensato la significativa riduzione del margine di profitto: a causa del basso tasso di interesse e dell'attività di intermediazione ridotta, la marginalità dei ricavi è scesa di 4 punti base rispetto al 2015, il più grande calo dal 2008.