
Venezia, 28 set. (AdnKronos) - Nella mattinata di oggi il Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia ha dato esecuzione all’ordinanza con cui il Giudice delle Indagini Preliminari di Asti ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone, l’obbligo di dimora per altre 2 e il sequestro per equivalente di oltre 23 milioni di euro, perché gravemente indiziati dei reati di associazione a delinquere transnazionale, finalizzata all’evasione fiscale, alla frode in commercio e al riciclaggio. Sono state eseguite, in tutto il territorio nazionale, perquisizioni e acquisizioni documentali nei confronti di ulteriori soggetti coinvolti nella frode, in cui sono complessivamente indagate 60 persone. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, è stata originata da una verifica fiscale, avviata nel corso dal Nucleo di polizia tributaria di Venezia nei confronti di un’azienda agricola trevigiana, risultata aver imbottigliato e immesso in consumo, in ambito nazionale e comunitario, vini bianchi, rossi e rosati da tavola falsamente etichettati “IGT”. Dai successivi riscontri di polizia giudiziaria è stato appurato che oltre 254.000 bottiglie di tale prodotto erano state cedute a un’impresa del cuneese che, a propria volta, le aveva distribuite sui mercati italiano e nordeuropeo con altro vino dalle medesime caratteristiche reperito da altri operatori. Le perquisizioni eseguite nei confronti della rete di società risultate coinvolte hanno permesso di sequestrare, nel complesso, circa 150.000 bottiglie di vino fraudolentemente etichettate DOC e/o IGT, nonché documentazione contabile ed extracontabile attestante il trasporto di ingenti quantitativi di vino verso il Regno Unito, il Belgio e la Germania. Con approfondimenti contabili e indagini finanziarie i finanzieri hanno ricostruito la filiera illecita e i sistemi di frode utilizzati per immettere in consumo vino, birra e superalcolici in evasione d’imposta.
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