
(AdnKronos) - L'obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. "Le opportunità variano – spiega la Coldiretti – dall’arrivo di nuove professionalità come le agritate, adeguatamente formate per accogliere i bambini all’interno della famiglia e della casa nel contesto dell’azienda agricola agli agrinido che sono strutture di accoglienza realizzata all'interno di un'azienda agricola per bambini fino a tre anni di età, mentre per agriasilo si intende una struttura ospitante bambini dai 3 ai 6 anni". Ma ci sono soprattutto 1371 fattorie didattiche attive sul territorio nazionale. Aziende agricole che accolgono scuole per una comunicazione diretta con l’agricoltore in una ottica di coinvolgimento attivo, per creare un collegamento tra città e campagna, far conoscere l'ambiente agricolo, l'origine dei prodotti alimentari, la vita degli animali. “Una offerta apprezzata dagli italiani che nell’82% dei casi esprimono gradimento per le fattorie didattiche con ben l’86% che sarebbe disposto ad iscrivere il proprio figlio negli agri asilo che si stanno diffondendo in Italia”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo sulla base di una indagine Coldiretti/Ipr marketing, sottolineando che si tratta di "una innovazione che è stata riconosciuta con l’approvazione della legge nazionale sull’agricoltura sociale 141 del 18 agosto 2015 per lo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate".
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