
Venezia, 25 ott. (AdnKronos) - “Baco da seta da mangiare? No grazie, noi pensiamo che la soluzione più idonea e redditizia sia di allevarlo per produrre il bozzolo, casomai successivamente, utilizzare la crisalide interna con caratteristiche nutrizionali superiori al bruco vivo”. E’ il commento di Fernando Pellizzari presidente dell’Associazione Italiana Gelsibachicoltori (AIG) che da qualche anno sta promuovendo il ritorno alla bachicoltura a livello nazionale. Dal primo gennaio 2018 si applicherà il nuovo regolamento Ue sui “novel food” che permetterà di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi, aprendo di fatto alla loro produzione e vendita anche in Italia. “Con queste nuove tendenze alimentari spiega Pellizzari – non vorrei fosse vano lo sforzo fino ad ora compiuto per il rilancio concreto della filiera che a tutti gli effetti è una realtà. I produttori hanno già molta difficoltà ad allevare i pregiati bruchi per farli filare, figuriamoci se poi vengono usati per far farina o preparare piatti sfiziosi”.
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