
Milano, 26 ott. - La procura di Milano ha indagato 5 medici nell'ambito dell'inchiesta sul presunto errore nel trapianto di cuore a un paziente morto un anno fa all'ospedale San Camillo di Roma. I medici a cui viene contestato il reato di omicidio colposo - l'iscrizione è un 'atto dovuto' per compiere gli accertamenti necessari - sono Stefano Gerosa (responsabile ambulatorio rischio cardiologico/preparazione intereventi chirurgici) e Alessandra Laricchia (cardiologia), entrambi del San Raffaele; Mariano Feccia e Marzia Cottini (cardiochirurgia/trapianti) e Alessandra Iaiza (tecnica perfusionista), tutti del San Camillo. Secondo l'accusa - l'indagine è affidata per competenza territoriale al pm di Milano Antonio Cristillo -, avvalorata da una consulenza di parte, il decesso dell'uomo sottoposto a trapianto potrebbe essere conseguenza di una valutazione non corretta dell'equipe medica milanese che aveva valutato l'organo idoneo e compatibile con il paziente romano in lista di attesa. Ieri, secondo quanto emerge, all'Istituto di medicina legale di Padova è cominciato quello che in gergo si definisce un "accertamento irripetibile" per analizzare il cuore e valutare se, come sostenuto dai consulenti della procura di Roma, avesse lesioni pregresse. Il magistrato milanese ha nominato 4 consulenti, altri 8 invece le parti. La relazione finale dovrà essere consegnata agli inquirenti entro l'8 gennaio prossimo.
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