Roma, 14 mar. (AdnKronos) - "L’Anbi è l’Associazione nazionale dei Consorzi di bonifica, vive dei contributi di questi, che vivono a loro volta dei 600milioni circa che ogni anno, prelevano coattivamente dai contribuenti per (molte volte, pretesi) lavori di bonifica, nella connivenza di certa politica.Il fatto poi che l’Anbi si sia cambiata di nome, non l’autorizza a fare da ministero dell’ambiente sulle politiche di tipo generale da seguire e a mutare completamente la sua natura". Ad affermarlo in una nota è il presidente del Centro studi Confedilizia, Corrado Sforza FoglianiAltrettanto, aggiunge, "non bisogna confondere le carte e il pensiero della gente: un conto è la bonifica (che ha solo dei contribuenti coatti, che non pagano per non vedersi pignorati i beni o per non dover fare una causa) e un conto è l’irrigazione (che serve, questa sì, e che ha, o dovrebbe avere, contribuenza volontaria e non coatta)".
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