
(AdnKronos) - Roma. A gennaio si è registrato un aumento congiunturale per le esportazioni (+2,5%) e una flessione per le importazioni (-4,1%). La crescita congiunturale dell’export è da ascrivere all’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+5,9%). Nel trimestre novembre 2018-gennaio 2019, rispetto al trimestre precedente, si registra una stazionarietà per le esportazioni (0,0%) e una contenuta flessione per le importazioni (-1,1%). A gennaio 2019 la crescita dell’export su base annua è pari a +2,9% e coinvolge sia l’area extra Ue (+5,4%) sia, in misura più contenuta, i paesi Ue (+1,2%). La crescita dell’import (+1,7%) è trainata dal forte incremento degli acquisti dai paesi extra Ue (+5,6%). E' quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall'Istat. Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante all’aumento tendenziale dell’export nel mese di gennaio, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+19,2%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+6,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+5,2%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,9%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+8,3%). In diminuzione, su base annua, le esportazioni di prodotti petroliferi raffinati (-28,6%) e di autoveicoli (-16,4%). Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla crescita delle esportazioni sono Stati Uniti (+18,0%), Svizzera (+13,0%), Francia (+3,3%) e Regno Unito (+6,1%). Nel mese di gennaio 2019 si stima una diminuzione congiunturale (-0,5%) dei prezzi all’importazione mentre, su base annua, la variazione registrata è positiva (+0,4%).
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