
(AdnKronos) - "Nonostante l’imponente apparato della depurazione, per il cui potenziamento sono in corso nuovi investimenti per 800 mln di euro -ha spiegato De Sanctis- occorre instillare nei cittadini la consapevolezza della necessità di ridurre l’uso della plastica e di smaltirla in modo corretto, grazie alla raccolta differenziata, evitando che le microplastiche vengano rilasciate nell’ambiente. Una missione che ci deve impegnare tutti, per le sorti future dell’ambiente e la sopravvivenza stessa dell’uomo, e che il forum di quest’oggi rilancia con una nuova e più matura determinazione, potendo contare, tra gli altri, sul convinto sostegno di Acquedotto Pugliese". L’Europa si è fatta carico di dare sbocco legislativo all’esigenza di combattere l’inquinamento prodotto dalla plastica, varando un’apposita normativa che impone agli stati membri di attenersi, già dal prossimo aprile, ad una serie di prescrizioni circa la produzione, l’uso, lo smaltimento e il riuso dei prodotti in plastica.La Regione Puglia, da parte sua, inserita a pieno titolo in questo ciclo virtuoso, ha provveduto a mettere nero su bianco, nel protocollo approvato oggi a Brindisi (grazie all’iniziativa dell’associazione latianese “L’isola che non c’è”), le direttive a cui cittadini, enti pubblici, esercenti di attività alimentari e operatori ittici dovranno attenersi per scongiurare ulteriori gravi danni all’ambiente, derivanti dall’uso della plastica, invertendo finalmente la rotta e pianificando un futuro diverso per la nostra regione.
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