
Roma, 24 mar. (AdnKronos) - "Se veramente fosse stato interessato a colmare il gap con gli altri paesi puntando sulle ricercatrici e sui ricercatori più giovani, oggi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, suggellando con la sua presenza l’intesa Cnr-Eni, avrebbe garantito sul processo di stabilizzazione delle decine e decine di ricercatrici e ricercatori Cnr, attualmente nel cosiddetto limbo dei precari sospesi". Così in una nota la senatrice del Pd, Teresa Bellanova che proprio su questo tema, nei giorni scorsi, ha presentato una interrogazione al Governo."Perché la stabilizzazione, come il presidente del Consiglio sa perfettamente - rileva Bellanova-, è possibile: grazie alla Legge Madia e grazie alle risorse già rese disponibili sia dal Governo Gentiloni (40milioni) che dallo stesso Governo Conte (altri 34,5 milioni), cui va sommato, obbligatoriamente, il cofinanziamento per ulteriori 20 milioni a carico del Cnr. Un plafond complessivo di 94,5 milioni che deve assolutamente essere finalizzato per questo obiettivo. E invece Conte non ha speso una parola e non ha incontrato le ricercatrici e i ricercatori, limitandosi a riceverne la lettera"."E mentre specificava come l’istituzione dei quattro laboratori nel Mezzogiorno rappresentasse un importante occasione per giovani ricercatori, si è dimenticato di quelli che già ci sono, hanno scelto per questo di tornare dall'estero, già lavorano per il Cnr, già sono impegnati in progetti rilevanti, ma che rimangono precari", conclude Bellanova.
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