Imprese: Agnelli (Confimi), 'ridurre costo lavoro e energetico' (2)

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AdnKronos
(AdnKronos) - Proprio per questo, sostiene Agnelli, "bisogna ricreare un clima che favorisca gli investimenti e ricreare le condizioni per far crescere il paese. Attualmente il costo del lavoro in Italia, per non parlare di Polonia e Romania, è dell’11% più alto rispetto alla media Ue". A pesare sulle aziende, poi, è anche "il costo energetico che è superiore di circa l’87% rispetto alla media Ue" e l'alto livello della tassazione. "Per rilanciare l'Italia occorre ridiventare un paese normale. Le imprese non hanno alcun sostegno dallo Stato. Sace o Simest sostengono le imprese che vanno bene, aiutano le imprese che esportano, che producono un prodotto per l'export o che vogliono costruire un impianto all'estero ma bisognerebbe aiutare le imprese che sono in difficoltà, che sono alle prese con la stretta del credito". E per produrre prodotti all'estero all'aziende italiane serve essere competitive ed essere in linea con la media europea sia per quanto riguarda il costo del lavoro che il costo energetico: "noi invece siamo fuori", rileva il presidente di Confimi Industria. Agnelli non si dice favorevole alla flat tax "perché così come viene impostata favorisce sopratutto le aziende di grandi dimensioni che guadagnano, le banche. Invece quelle piccole ne traggono meno profitto. Lo Stato deve dare aiuto a chi sta bene o a chi non sta bene? ridurre le tasse a chi sta già bene non serve. Servirebbe, invece, che lo Stato aiutasse le aziende in perdita, quelle in difficoltà".Per quanto riguarda il costo energetico, Agnelli rileva che la sua azienda che opera nel settore dell'alluminio, "paga circa 1,3 milioni l'anno di energia e di questi 436 mila euro per sostenere le rinnovabili che potevo investire in altro modo per degli impianti". Anche la nuova stretta del credito preoccupa il presidente di Confimi Industria: "come fanno a crescere le pmi se non sei competitivo e se le banche hanno smesso di fare credito alle imprese e lavorano solo per la finanza?", si chiede Agnelli. Comunque guarda positivamente all'ipotesi avanzata dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio sulla detrazione dell'Imu per gli immobili produttivi. "E' un buon segnale", sottolinea.

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