
Roma, 28 mar. (AdnKronos) - "La regionalizzazione della gestione del Fondo di Garanzia per le pmi è stata controproducente. In teoria avrebbe dovuto incentivare l’accesso al credito delle imprese attraverso l’intermediazione dei Confidi, ma dove è stata applicata i finanziamenti in controgaranzia non solo non sono aumentati, ma sono diminuiti. I costi per le imprese invece sono lievitati, così come i tempi di erogazione. Per questo riteniamo non solo giustificato, ma di grande importanza per le imprese l’intervento previsto nel Dl Crescita". Così Confesercenti commenta gli interventi sul Fondo di Garanzia previsto nel DL Crescita mirati a conservare una gestione ‘accentrata’ a livello nazionale del Fondo.Il credito, sottolinea Confesercenti, "è un volano fondamentale per la crescita del Paese, ed è ancora in sofferenza. Per favorirne la ripresa, è indispensabile che le micro, piccole e medie imprese possano usare liberamente tutti gli strumenti esistenti. Permettere alle Regioni, attraverso la Lettera ‘R’ della Riforma Bassanini, di mettere un tetto massimo ai finanziamenti e di obbligare le imprese a rivolgersi ai Confidi è un incentivo che non incentiva: è del tutto evidente che introdurre l’obbligo di intermediazione da parte di un terzo soggetto non può che allungare i tempi e incrementare i costi dei finanziamenti".
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