(AdnKronos) - Dunque padre Gambetti ricorda “la promozione dei diritti umani e dell’armonia interreligiosa”, dei reali di Giordania, e l’impegno per “la riforma dell’istruzione e per la tutela della libertà di culto”, nonché per “offrire un rifugio sicuro a milioni di profughi”. Al Re di Giordania, il custode del Sacro Convento di Assisi riconosce il lavoro “per la tolleranza e l’Unità nel mondo islamico” e un ringraziamento “per aver sottolineato l’imperativo morale di promuovere e comprendere i valori di pace insiti in tutte le religioni”. Come Dio, rimarca Gambetti, “vogliamo essere accoglienti”. E nello snocciolare tutti i modi per esserlo nel quotidiano, scandisce come “non operi a nome dei cristiani chi promuove la divisione e lo scontro tra le razze e le culture, favorendo nei popoli e nella vita sociale l’egoismo e la diffidenza”.
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