
Roma, 1 apr. (AdnKronos) - Le temperature miti di marzo, insieme al confronto con un marzo 2018 gelido, sono i principali fattori del calo a due cifre registrato dai consumi nazionali di gas nel mese appena concluso. Secondo le elaborazioni della Staffetta sui dati di Snam Rete Gas, a marzo l'Italia ha consumato 6.943 mln di mc, quasi 1,3 miliardi di mc o 15,7% in meno che nello stesso mese del 2018 (+7,7% mld su marzo 2017).Analizzando la domanda per settore di consumo, il calo è dovuto praticamente tutto ai consumi civili che, attestandosi su valori sotto la media dell'ultimo quindicennio e soprattutto per via del confronto con un 2018 segnato dalla perturbazione Burian, cala di un 28,7%, quasi 1,4 mld mc in meno, a 3.363,7 mln mc (+7,8% sull'ancor più mite 2017). A controbilanciare in parte l'effetto delle temperature c'è stata solo la decisa ripresa dei prelievi delle centrali elettriche a 2.110,5 mln mc, in crescita del 10,2% su marzo 2018 e del 13,2% su marzo 2017, col gas, sempre sopra il 50% delle vendite sul mercato elettrico grazie all'idroelettrico debole. Poco mossa l'industria a 1.318,8 mln mc (-1,8% sul 2018 e +3,1% sul 2017). A livello cumulato nei primi tre mesi dell'anno l'Italia ha consumato 25.534,9 mln mc in calo dell'1,7% sullo stesso periodo del 2018 e dello 0,3% sul 2017. Nel trimestre i consumi del termoelettrico aumentano del 10% o di quasi 600 mln mc a 6.730,3 mln mc mln mc (-0,9% sul 2017) mentre quelli dell'industria si riducono dell'1,9% a 3.823,8 mln mc (+1,2% sul 2017) e quelli del settore civile del 6,5% a 14.250,5 mln mc (-0,5% sul 2017).
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