
Roma, 1 apr. (AdnKronos) - ''Sebbene nel 2018 sia proseguita l’espansione dell’economia nell’area dell’euro, il suo ritmo ha perso slancio. La crescita si è ridotta dal 2,5% nel 2017 all’1,8% nel 2018, per effetto di una serie di circostanze sfavorevoli che si sono manifestate nel corso dell’anno. Un significativo indebolimento del commercio mondiale, associato a vari fattori specifici a livello di paese e settore, ha inciso sul settore esterno e in particolare sul comparto manifatturiero''. Lo sottolinea presidente della Bce, Mario Draghi commentando il Rapporto annuale.''L’economia interna ha tuttavia mostrato una relativa capacità di tenuta, sorretta dalla perdurante ripresa dei mercati del lavoro -concinua la Bce-. L’occupazione è aumentata di 10 milioni di unità dal minimo toccato a metà 2013 e il tasso di disoccupazione è diminuito al 7,8% in dicembre, il tasso più basso da ottobre 2008. Le dinamiche vigorose dei mercati del lavoro si sono tradotte in una crescita dei salari continua e generalizzata, che ha raggiunto il 2,2% nell’ultimo trimestre. L’aumento dell’occupazione e dei salari ha, a sua volta, contribuito a sostenere la spesa per consumi''.
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