
Roma, 6 apr. (AdnKronos) - (di Sergio Amici) - Una visita dai risvolti politici, religiosi e culturali, per riaffermare il legame profondo e l'identità di vedute con un Paese che svolge un ruolo centrale di equilibrio e mediazione nell'area mediorientale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà da martedì 9 a giovedì 11 aprile in visita ufficiale in Giordania, accogliendo l'invito che gli formulò Re Abdullah secondo in occasione del suo viaggio in Italia nel dicembre del 2015 e in coincidenza con il settantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.Centrale il tema dei profughi, visto che la Giordania ne ospita circa tre milioni tra palestinesi, siriani e iracheni e con il Libano rappresenta un esempio di accoglienza, assistenza ed integrazione. Oltre ad essere un modello di collaborazione tra autorità locali, organizzazioni internazionali, a partire dall'agenzia dell'Onu Unhcr, e Paesi donatori, tra i quali naturalmente anche l'Italia. Non è casuale quindi che il soggiorno del Capo dello Stato italiano inizierà proprio con una visita al Campo di Za'atari, dove sono ospitati 80mila rifugiati provenienti dalla Siria, di cui il 56 per cento minori, che possono usufruire della presenza di 32 scuole.
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