Def: Confedilizia, comparto immobiliare in crisi, servono politiche rilancio

economia
AdnKronos
Roma, 9 apr. (AdnKronos) - “Perché vi sia davvero un cambiamento, un documento di analisi e programmazione economica come il Def dovrebbe fare due cose che nessuno degli ultimi Governi ha fatto: riconoscere la situazione di crisi del comparto immobiliare e programmare politiche per il suo rilancio". A chiederlo, in vista del varo del Def da parte del Governo, dal presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. "Pochi giorni fa - sottolinea Spaziani Testa - l’Istat ha confermato che i prezzi delle case, e quindi i risparmi delle famiglie, continuano a diminuire. Rispetto al 2010, penultimo anno prima dell’arrivo dell’IMU, il calo medio è stato del 23,2%, ma la cifra è persino ottimistica visto che naturalmente non considera tutte le abitazioni che non si riescono a vendere, e il cui valore è quindi prossimo allo zero. Questa situazione, che caratterizza l’Italia in negativo rispetto a tutti gli altri Paesi europei, sta deprimendo i consumi, oltre ad aver causato chiusura di imprese, perdita di posti di lavoro, svalutazione delle garanzie delle banche". "Di fronte a tutto ciò, un Def del cambiamento programmerebbe la riduzione della patrimoniale Imu-Tasi da 21 miliardi di euro l’anno, il rafforzamento della cedolare secca sugli affitti, la rimozione delle storture fiscali che danneggiano le società immobiliari, la stabilizzazione e il miglioramento degli incentivi per gli interventi sugli immobili. Solo così - evidenzia ancora il presidente di Confedilizia - si getterebbero le basi per una crescita che tutti auspicano, che troppi annunciano, ma che in realtà finora non si riesce nemmeno a intravedere”.

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