
Roma, 9 apr. (AdnKronos) - "Dopo gennaio anche questo mese fornisce un’indicazione positiva per le vendite al dettaglio, pur evidenziando una dinamica decisamente inferiore rispetto a quella di inizio anno". Ad affermarlo in una nota è Federdistribuzione commentando i dati Istat sulle vendite al dettaglio. Comunque, rileva, "è troppo presto per esprimere soddisfazione, perché all’interno dei numeri ci sono segnali preoccupanti come il forte calo a volume degli alimentari (-1,7%) e il dato negativo per la Grande Distribuzione (-0,1%), particolarmente accentuato in quella a prevalenza alimentare (-0,8%), e perché le oscillazioni del passato impongono prudenza". Il Paese, rileva, "sta attraversando una nuova fase di stagnazione, che rischia di prolungarsi nei prossimi mesi. I cittadini sono disorientati e preoccupati, e questo, come già successo nel passato, influenzerà certamente i consumi che prevediamo, sulla base dei più recenti dati a nostra disposizione, possano rallentare nel prossimo futuro".Il Def, aggiunge, "deve essere l’occasione per prendere atto della realtà e prevedere provvedimenti che rimettano in moto gli investimenti privati e pubblici per sostenere lavoro e occupazione riattivando in questo modo anche i consumi".
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