
Roma, 9 apr. (AdnKronos) - "La Fiom è in stato di agitazione permanente in tutti gli impianti. Sono circa 2mila le persone coinvolte e oggi il prezzo più alto lo stanno pagando i lavorati di Termini Imerese, che sono circa 700 Blutec (ex Fiat) e 300 dell’indotto. I lavoratori del gruppo hanno già subito decurtazioni delle retribuzioni, stop produttivi, incertezza sulle prospettive nonostante la Fiom abbia fatto presente nel corso di questi anni le inadempienze della proprietà che non ha investito nel lavoro ma in giochi finanziari". Ad affermarlo in una nota è Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive dopo che oggi al Mise si è concluso l'incontro sulla vertenza Blutec.E' stato il primo incontro con la partecipazione di delegazioni da tutti gli stabilimenti del gruppo di Piemonte, Abruzzo, Basilicata e Termini Imerese. L'incontro si è tenuto anche a seguito della manifestazione dei lavoratori di Termini Imerese che oggi sono arrivati in presidio al ministero dello Sviluppo economico. "La vicenda giudiziaria - sottolinea De Palma - ha messo fuorigioco i vertici dell’azienda, in attesa del pronunciamento del Tribunale del Riesame sul dissequestro. All’incontro di oggi ha partecipato il commissario giudiziale che ha presentato una situazione di difficoltà pesante ma l'impegno è per la continuità produttiva degli stabilimenti".
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