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Monza: eredita anfora e vaso antichi, carabinieri li recuperano

cronaca
AdnKronos
Milano, 9 feb. (Adnkronos) - Una signora di Milano riceve in eredità un'anfora etrusca e un vaso della Magna Grecia e lo denuncia alla Soprintendenza della città di Milano. Da qui partono le indagini dei carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza, che scoprono che i due reperti archeologici sono databili tra il VII e il III secolo a.C e che il loro possesso non è legittimo."La normativa prevede sui beni archeologici nazionali una presunzione di proprietà pubblica con conseguente appartenenza allo Stato. Il privato che intenda rivendicare la legittima proprietà di reperti archeologici è tenuto a fornire la prova che gli siano stati assegnati in premio di ritrovamento, che gli siano stati ceduti dallo Stato o che siano stati acquistati in data anteriore all’entrata in vigore della Legge 20 giugno 1909", spiega una nota.Da qui, il recupero dei due vasi, che torneranno a beneficio della collettività. Sono un’anfora etrusco-corinzia, con decorazione geometrica a fasce sovrapposte e motivo vegetale stilizzato sulla spalla, risalente al VII-VI secolo a.C., e una kylix magno-greca a vernice nera con stampiglie sul fondo, databile tra il IV ed il III secolo a.C. L’anfora e la kylix sono state sequestrate e messe a disposizione della Procura di Milano, che non ha ravvisato alcuna violazione in capo alla detentrice.

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