41bis: avvocato Provenzano, 'carcere duro incostituzionale, vergognosa applicazione'

cronaca
AdnKronos
Palermo, 22 feb. (Adnkronos) - "Il 41 bis, instaurando di fatto una discriminazione fra detenuti e derogando al regime ordinario, è di per sé incostituzionale. Nasce come 'reazione' alle stragi del 1992 e, dopo un periodo di vergognosa applicazione, basti pensare alla tortura di Pianosa, ha finito con essere 'mantenuto' per finalità che non sono chiarissime". A dirlo, in una intervista all'Adnkronos, è l'avvocato Rosalba Di Gregorio, legale del capomafia Bernardo Provenzano fino alla morte del boss nel luglio 2016.Commentando l'editoriale di Giuseppe Pignatone, su Repubblica, in cui l'ex Procuratore di Roma ribadisce che il carcere duro per i boss non va cancellato. E che "tra le questioni più delicate che la nuova titolare del ministero della Giustizia dovrà ben presto affrontare c'è quella relativa al trattamento dei detenuti per reati di mafia", il legale spiega: "La vicenda dell'avvocatessa che, secondo l'accusa, faceva riunioni di soggetti, evidentemente liberi, o veicolava messaggi ai detenuti, non c’entra nulla con il 41 bis"."Lo stesso dottor Pignatone ammette la necessità di attenzionare posizioni di soggetti, detenuti da anni e anni, per cui andrebbero rivalutate le condizioni di applicabilità, con ciò ammettendo, correttamente, che l’automatismo nella applicazione di tale trattamento è la regola e che i decreti applicativi non sono, di fatto, motivati!". "Si va da soggetti, abbondantemente sostituiti sul territorio nei loro ruoli, cui si rinnova il 41 bis perché la associazione di cui 30 anni fa faceva parte, è ancora viva!".

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